Compagnie aeree in crisi, i viaggi sono a rischio? Nessuno si aspettava che nella estate delle grandi ripartenze vi sarebbero stati così tanti problemi nel settore. Tutti inficianti l’esperienza di viaggio del consumatore.
Compagnie aeree in difficoltà in Europa
È una situazione molto complessa quella che si è venuta a creare. Tra ritardi, overbooking, scioperi e ritardi l’estate di divertimento sembra essere divenuta un estate d’inferno. Sia per i vettori che per gli aeroporti che si trovano ancora una volta davanti a una importante emergenza.
Questa crisi delle compagnie aeree sta colpendo in tutta Europa, Italia compresa. E le vacanze di molti potrebbero essere a rischio. La criticità più importante è quella legata alle cancellazioni dei voli. Un sintomo che sta colpendo in particolare le low cost, strumento irrinunciabili per molti viaggiatori che non potrebbero altrimenti muoversi. Sia sul territorio nazionale che internazionale.
E che dire dell’overbooking: sono moltissimi i viaggiatori che si stanno trovando a combattere con la mancanza di posti nonostante la prenotazione o con dei voli cancellati. Anche all’ultimo momento. Sembra assurdo ma si è passati dalla laconicità di domanda nel corso della pandemia a un eccesso di domanda. Che i vettori non sanno gestire, mettendo nei guai anche gli scali che si trovano a dover combattere con migliaia di clienti furiosi.
Una forte domanda è ottimale se l’offerta è adeguata a quello che viene richiesto. Cosa che non si riesce a raggiungere dato che proprio per ovviare alle mancate entrate degli ultimi anni le compagnie hanno preso decisioni non sagge. Peggiorate dalla crisi energetica e dall’aumento di carburante.
Anche gli aeroporti allo stremo
Secondo un rapporti stilato dalla Mabrian Technologies, una delle linee aeree maggiormente colpite da questa crisi è la Turkish Airline, costretta a cancellare circa 4500 voli ad agosto. Il periodo nel quale il traffico è più inteso. E British Airways, easyJet, Lufthansa, Wizz Air, Vueling, Air Europa, United e Saudia Airlines non stanno messe tanto meglio. Alcuni problemi nel settore sono già riscontrabili.
Il 2 % di cancellazioni di voli previste in Europa a livello assoluto rappresentano migliaia di persone che potrebbero rischiare addirittura di rimanere a casa. Gli aeroporti non ce la fanno più: si parla di un volo su cinque cancellato per gli scali francesi, mentre in Spagna sono gli scioperi a mettere a ferro e fuoco. A Londra l’aeroporto di Heatrow ha chiesto direttamente alle compagnie aeree che fanno scalo al suo interno di fermare la vendita dei biglietti.
E’ stata la pandemia di coronavirus a gettare le basi per questa crisi. Le compagnie infatti, per risparmiare e non perdere eccessivamente in bilancio, hanno tagliato il personale. Non avendone ora abbastanza per la gestione del flusso dei passeggeri.