Il Crodino non verrà più prodotto a Crodo. Quello che sembra un gioco di parole è la realtà dei fatti. L’analcolico italiano più famoso smetterà di essere prodotto nella cittadina che gli ha dato il nome.
Perché il Crodino abbandona il sito
Si tratta di una questione interessante, soprattutto perché il Crodino e il brand a cui fa riferimento non stanno sperimentando particolari problematiche. Sembra più corretto parlare di questioni logistiche che hanno portato a questa decisione. Senza dubbio sofferta dagli appassionati da punto di vista storico visto che, lo ripetiamo, il fatto che il Crodino abbia questo nome non è assolutamente un caso.
L’addio a Crodo da parte del Crodino avverrà a fine 2023 quando lo stabilimento presente nel paese della valle Antigorio smetterà di produrre la bevanda. Dopo ben 58 anni, visto che la stessa è stata inventata nel 1965. “Il contratto con Campari per la produzione di Crodino a Crodo scade a fine 2023 e non sarà rinnovato“, spiega Jan Ankersen, senior vp South Europe di Royal Unibrew. Questa è la società danese che nel 2017 ha acquistato il sito produttivo di Crodo ma non il brand Crodino. Il quale infatti continua a essere parte di Campari Group.
Al momento della vendita le società avevano siglato un accordo per mantenere almeno una parte della produzione di Crodino nello stabilimento. Contratto che non hanno rinnovato.”I volumi che ci vengono affidati sono ormai da alcuni anni molto bassi”, sottolinea ancora il manager. “Quindi non ci saranno ripercussioni sui livelli occupazionali“. Al contrario, per quel che riguarda lo stabilimento di Crodo, questo addio potrebbe portare a una crescita più ampia degli altri prodotti che fanno capo alla Royal Unibrew.
Nessun problema occupazionale
Il Crodino, quasi sicuramente verrà prodotto in maggiori quantità a Novi Ligure, dando spazio all’interno dello storico stabilimento ad altri energy drink e soft drink. Ankersen ha infatti sottolineato come la Royal Unibrew abbia già pronto un importante piano di investimenti per lo stabilimento di Crodo.
Il gruppo ha nelle mani due marchi molto importanti e conosciuti in Italia, come Oransoda e Lemonsoda, principalmente prodotti a Crodo. Il record di produzione degli ultimi due anni ha costretto la società a dar vita a “una nuova linea di lattine con l’obiettivo di raddoppiare la nostra capacità a partire dal 2025“.
Certo, se ci si pensa con il cuore fa strano che il Crodino non venga più prodotto a Crodo. Ma si tratta solo di sentimentalismo. L’importante infatti è che non vi siano ripercussioni sugli operai dello stabilimento.