Bitcoin altalenante: a 100mila dollari entro fine anno?

Il Bitcoin ha sfiorato i 90.000 dollari per poi ripiegare al ribasso. La domanda che sorge spontanea però è una: si raggiungeranno davvero i 100.000 dollari entro fine anno?

Perché cresce il Bitcoin in questo modo

Una domanda questa che ha smesso di essere ipotetica, diventando realisticamente possibile. Non solo perché negli ultimi mesi il Bitcoin è cresciuto esponenzialmente. Ma anche perché l’elezione a nuovo presidente degli Stati Uniti di Donald Trump ha portato a un aumento ancor più imponente del valore. Basti pensare che l’incremento è stato pari al 9% in questi ultimi giorni.

Non dobbiamo dimenticare che il tycoon ha promesso di fare degli Stati Uniti la capitale mondiale del Bitcoin. E che, per ciò che lo riguarda anche il sostegno indiretto, legato alle politiche ambientali ed energetiche, avrà il suo peso.

Tecnicamente parlando il contributo alla crescita del Bitcoin è stato dato anche dalla Federal Reserve e alla sua decisione di tagliare i tassi di interesse. Abbassando il costo del denaro è stata liberata ulteriore liquidità utile per eseguire investimenti.

La situazione che si sta profilando negli Stati Uniti è di immenso supporto alle criptovalute. Non è cresciuto solo Bitcoin infatti. Abbiamo visto salire anche Ether del 15%, Litecoin del 10% e addirittura Dodgecoin del 112%.

Dobbiamo ricordare che il Bitcoin è una moneta digitale molto importante ma allo stesso tempo molto volatile. Vero è che la situazione geopolitica, con le crisi in Medio Oriente e in Ucraina, contribuisce anch’essa a mantenere alto il valore di questa cripto perché considerata un bene rifugio. Soprattutto in determinate condizioni.

È evidente che al momento a regnare sia soprattutto l’entusiasmo in questo ambito specifico. Perché determinate promesse sono state fatte e da quel che è possibile vedere in merito alle indiscrezioni relative alla squadra di governo, potrebbero anche essere mantenute.

Le promesse verranno mantenute?

Non dobbiamo inoltre dimenticare che Donald Trump ha anche promesso la creazione di una riserva strategica di Bitcoin. E questo fa salire la domanda a fronte di un’offerta che pian piano, seguendo un percorso già stabilito, si troverà a scendere sempre di più.

Se le promesse in merito al Bitcoin verranno mantenute, con molta probabilità i 100.000 dollari verranno raggiunti. Dobbiamo solo capire se questo avverrà entro il 2024. Sarà inoltre curioso vedere come la questione criptovalute si inserirà all’interno della strategia economica generale del nuovo presidente. Non è una novità che finora gli Stati Uniti abbiano cercato di regolamentare meglio il settore, cercando di tassarlo anche nel modo giusto.

È per tale ragione che si sottolinea che il valore di questa moneta deve essere pensato anche rispetto al mantenimento di determinate promesse elettorali.