Un crollo annunciato quello del Bitcoin? Forse. Quel che è certo è che dopo il lancio nel mercato dei futures americani, anche se non per questo motivo, la criptovaluta, che aveva toccato i 20 mila dollari ad inizio settimana, ha perso circa il 20% del suo valore.
E se la nuova soglia a 13 mila dollari rimane ancora alta, non si può non notare che vi sia stata un’inversione di tendenza e che i mercati asiatici raccontino ora una storia differente rispetto a quella della scorsa settimana. A quanto pare a causare il danno è stata la notizia dell’attacco di hacker in Corea del Sud. Ad una grande crescita è quindi corrisposta una cospicua caduta che rappresenta una correzione di cui tenere da conto nell’analisi del suo andamento. E sono diversi gli analisti che pensano come la tendenza di questa settimana possa rappresentare quello che sarà un periodo molto lungo di correzione, iniziato dopo i dubbi espressi dal governatore della Bank of Japan, dalla Bce e dalla FED i quali hanno allertato le banche in merito a possibilità di utilizzo del Bitcoin come moneta di riciclaggio.
E nonostante l’ad Jamie Dimon consideri il Bitcoin una frode, la Jp Morgan ha studiato il Bitcoin occupandosi di analizzare la sua volatilità. Ed il concetto principale espresso è che “in un momento in cui la volatilità su tutte le classi di asset è diminuita” il Bitcoin “presenta l’occasione di un asset con fluttuazioni quotidiane estreme. Realizzare la volatilità nel Bitcoin è qualcosa che non abbiamo mai visto in altre classi di asset“.