L’effetto deprimente del caro-vita sui consumi è preoccupante. Si tratta di una crisi strutturale, che non può essere sottovalutata perchè indica chiaramente un vero e proprio allarme crescita.
Nel complesso il calo dei consumi registrato a marzo è accentuato soprattutto per i beni (-3,4% in quantità rispetto all’analogo mese del 2007), e nei servizi si è avuta una crescita del +2,3%. Gli unici settori che sembrano non risentire della crisi sono i beni e servizi per le comunicazioni: Il bel Paese rinuncia a pane e pasta ma non alla telefonia? Non è propriamente questo il motivo, utilizzando lo stesso ragionamento che per pane e pasta possiamo notare che il settore delle comunicazioni è l’unico comparto che vede i prezzi in costante ribasso. La domanda relativa ai beni e servizi per le comunicazioni si e’ così confermata, anche a marzo 2008, la componente piu’ dinamica della spesa reale delle famiglie, con una variazione dei volumi acquistati del +9,8%.