Arrivano i primi freddi nel nostro Paese e, così come accade oramai da qualche anno, aumentano le tensioni sull’asse Mosca-Kiev riguardo alle forniture di gas. Per il momento la situazione è “tranquilla”, se così si può dire, ma la Gazprom, in scia alle elezioni presidenziali, che si terranno in Ucraina nel prossimo mese di gennaio, vede a rischio i pagamenti per le forniture del gennaio 2010 che Kiev sarà chiamata a saldare entro i primi sette giorni del mese successivo. A conti fatti, quindi, da qui alla fine dell’anno dovrebbe essere scongiurata tra i due Paesi una vera e propria “guerra del gas“, come avvenuto in passato; questo sia perché i rapporti Mosca-Kiev in merito sono buoni, sia perché Alexei Miller, numero uno di Gazprom, ritiene che i pagamenti di Kiev dovrebbero essere regolari fino a dicembre. Dopodiché, in scia alle elezioni, aumenterebbe secondo il numero uno di Gazprom il “rischio politico” con conseguenti incertezze sulla regolarità dei pagamenti; l’auspicio è chiaramente quello di scongiurare un nuovo blocco delle forniture di gas verso l’Europa in un periodo dell’anno caratterizzato da elevati consumi.