Sul mercati internazionali le tensioni sui prezzi delle commodity sono sempre più marcate. A farlo presente venerdì scorso è stata la Confagricoltura nel sottolineare come da questa situazione grave si può uscire dando un posto di preminenza all’agricoltura ed al settore agro-industriale. Questo perché secondo la Confederazone i prezzi al consumo, stando agli ultimissimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), risultano essere penalizzati proprio dall’aumento dei prezzi delle commodity sui mercati mondiali. Tutto ciò provoca tra l’altro sia effetti negativi sul reddito degli agricoltori, sia il rischio di perdere quote di export dei prodotti agro-alimentari made in Italy nel mondo. “Le nostre imprese“, ha aggiunto Confagricoltura, “sono nell’impossibilità di governare i prezzi, determinati dal mercato mondiale, in quanto “l’Italia è deficitaria di generi alimentari strategici come cereali e carni“.
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