Oro vicino ai 3 mila dollari?

L’oro si sta avvicinando a 3.000 dollari e gli esperti si chiedono quando arriverà realmente a toccare questo picco. Ormai non più distante nemmeno idealmente.

Crescita dell’oro sostenuta negli ultimi due anni

Dobbiamo infatti ricordare che la crescita di valore di questo metallo, considerato un bene rifugio, ormai sta durando da due anni. Periodo nel quale è cresciuto di ben il 64%. Fattore che può essere decisamente conveniente a chi investe in questo mercato, ma decisamente meno comodo per chi ha intenzione di comprarlo attualmente.

Di questi tempi, sebbene non nello stesso modo con il quale se ne parlava tra il 2000 e il 2011, si parla praticamente di corsa dell’oro. Non si è convinti che possa durare lo stesso tempo, ma si è quasi certi che il massimo storico raggiunto la scorsa settimana non rappresenterà la fine della sua corsa.

Sono in molti gli esperti in questo metallo prezioso che sostengono che nel 2025 i 3.000 dollari verranno toccati. E questo porterebbe a una crescita dell’11% rispetto alla valutazione attuale. C’è una ragione per la quale l’oro è salito in questo periodo di tempo. Basti pensare alle banche centrali con l’aumento del costo del denaro e ancora al rafforzamento del dollaro.

Siamo arrivati a un punto in cui anche i dati dell’inflazione americana non sono stati in grado di frenarne la quotazione. Dall’inizio dell’anno infatti è stato rilevato un aumento pari al 30%. Sono numeri importanti che sottolineano come il suo andamento non sembra essere al momento intenzionato ad arrestarsi.

Picco previsto per il 2025

Si parla di una correzione del prezzo dell’oro, ma non viene vista come essenzialmente probabile. E nel caso si verificasse non viene considerato possibile un calo al di sotto dei 2.500 dollari. Si tratterebbe, secondo gli esperti in oro, solamente di una regressione di breve periodo. Da un punto di vista tecnico vengono considerati più probabili, nel corso del prossimo anno, il raggiungimento del livello 2.800 e poi 3.000 dollari.

Come già anticipato le banche centrali hanno un loro ruolo in tutto ciò, anche adesso grazie all’inizio del taglio dei tassi. Ma non solo: a spingere il prezzo è anche il comportamento di quelle emergenti. Le quali stanno cercando di aumentare le loro riserve in oro lasciando andare i dollari. E ovviamente una maggiore domanda corrisponde a una maggiore quotazione.

Non dobbiamo poi dimenticare che a influire molto in questo senso è anche la situazione geopolitica. In tempi di potenziali crisi i beni rifugio tendono a salire di valore e tra la crisi In Palestina e quella in Ucraina di tensioni ve ne sono in numero sufficiente.