I paesi dell’Opec hanno bisogno che il prezzo del greggio salga all’interno della forchetta 70-100 dollari al barile per riuscire a realizzare i propri progetti energetici e sono già in corso contatti con i produttori fuori dal cartello per ridurre la produzione. Lo ha detto oggi il rappresentante iraniano all’Opec.
Un prezzo tra i 70 e i 100 dollari è ciò che i membri (Opec) sono interessati ad avere per poter continuare le attività e gli investimenti quotidiani,
ha detto Mohammad Ali Khatibi in una intervista televisiva. Il prezzo del greggio è sceso di oltre il 60% dal picco di luglio a 147 dollari al barile e quest’ultimo veniva trattato ieri sotto i 60 dollari.
Sono in corso negoziati tra paesi Opec e non Opec per abbassare l’output di una certa misura, perché … se loro aumentano la produzione, neutralizzano l’azione dell’Opec,
ha detto il responsabile petrolifero dell’Iran, un paese considerato un “falco” all’interno del cartello. I paesi Opec hanno deciso in ottobre di ridurre le forniture di circa il 5%, ma la misura non è servita ad arrestare il declino del prezzo.