L’urgenza più forte che avverte in questo momento Telecom Italia è senza dubbio la necessità di risorse finanziarie: per far fronte a una richiesta di questo tipo, l’unica strada percorribile sembra quella di un aumento di capitale pari almeno a 10 miliardi di euro. Tra l’altro, è questa la posizione anche dell’Asati, l’associazione che raggruppa i 2.300 piccoli azionisti della società. La stessa associazione ha fatto sapere, inoltre, che sarebbe auspicabile la non adesione di Telefonica all’aumento di capitale. Ricordiamo che in questo modo la compagnia spagnola uscirebbe da Telco, la holding che detiene appunto Telecom Italia. Quale situazione potrebbe prospettarsi dunque? L’unica alternativa possibile sarebbe la costituzione di una Telco2 (col 27% delle azioni ordinarie di Telecom) in sostituzione di Telefonica, mentre una parte dell’aumento di capitale verrebbe destinato a trasformare le obbligazioni onerose di lunga scadenza in azioni.