La sterlina è in picchiata rispetto al passato. Da cosa dipende questo comportamento? Di certo i cambiamenti in atto, anche a livello politico, possono avere il loro peso.
Cosa accade alla sterlina?
Per molti anni alla guida del paese vi è stato un governo conservatore, con quello che tale condizione ha significato. Non è possibile dare tutta la colpa al governo laburista da poco insediatosi. Quel che è certo al momento è che il debito pubblico è alle Stelle e che l’attuale Esecutivo abbia bisogno di reagire in modo adeguato.
Come accade in qualsiasi altro Stato, anche in Gran Bretagna vi è una sorta di gioco al rimpiattino delle colpe. Eliminando le influenze politiche da ciò che raccontano i giornali vi sono dei dati di fatto, su sterlina ed economia, che devono comunque essere affrontati. Primo tra tutti il fatto che vi sia una crisi economica in atto.
Per quanto ci si voglia girare intorno la battaglia dei conservatori contro l’Europa, con annessa Brexit, ha dato i propri frutti. E se molti rimpiangono di aver preso quella decisione, ora si raccolgono purtroppo le conseguenze di tale decisione. La sterlina è ai minimi rispetto a un anno fa e il costo del gilt inglese è pari al 4,93%, il più alto degli ultimi 16 anni.
La situazione non è rosea e la paura degli economisti britannici è che, nonostante il mercato azionario ancora regga adeguatamente bene, la crisi che si sta espandendo per quel che concerne le obbligazioni possa portare a decisioni non popolari.
Il timore è infatti che si debbano aumentare le tasse o che venga tagliata la spesa pubblica. Al momento il Governo rigetta questa possibilità, sottolineando che non esistono ragioni per le quali si debba eseguire d’urgenza un intervento a livello fiscale.
Effetto Brexit e colpe del passato
Calcolando ciò che è occorso negli ultimi anni per via del governo conservatore in carica è abbastanza semplice comprendere che il sistemare dei conti, rovinati per tanti anni da chi era precedentemente in carica, non sarà semplicissimo.
Vero è allo stesso modo che Rachel Reeves, Cancelliera dello Scacchiere, appaia essere intenzionata a finanziare la spesa pubblica corrente con le entrate fiscali attese entro il 2029-2030. E che, almeno per il momento, tutto sembra poter essere risolto in maniera abbastanza serena.
A pesare moltissimo, inutile girarci intorno, è anche l’effetto Brexit sull’economia inglese. La crescita della zona, già messa a dura prova dal contesto internazionale, è decisamente più debole di ciò che ci si aspettava. La vera preoccupazione sembra essere quella relativa al mercato delle obbligazioni, dato che anche la Banca d’Inghilterra ha deciso, pur rimanendo ferma, di monitorare l’andamento di questo mercato.
La finanziaria messa a punto dall’esecutivo laburista è a favore dei lavoratori. Bisognerà comprendere però se sarà in grado di arginare le reazioni di risposta delle piccole e medie imprese davanti a determinati obblighi.