Fra i due litiganti il terzo gode, si potrebbe dire commentando la nuova clamorosa indiscrezione che vedrebbe il Banco Santander di Emilio Botin deciso a fare un offerta per rilevare il colosso del credito americano Wachovia, caduto in una profondissima crisi, e al centro di una contesa fra Citygroup e Wells Fargo, entrambi intenzionati a rilevarlo per salvarlo da un quasi certo fallimento. Secondo fonti vicine alla banca spagnola, riprese dal Wall Street Journal, che solo pochi giorni fa ha rilevato le attività di Sovereign Bank, dimostrando perciò ferma intenzione di allargare la sua presenza negli Stati Uniti. La Banca americana secondo quanto riportato dall’edizione on line del quotidiano americano, infatti,, avrebbe aperto agli spagnoli forse nel tentativo di sbloccare la contesa creata fra City e Wells Fargo, considerando che la situazione della Banca sembra sempre più critica.
A New York i titoli hanno perso il 27% Venerdi, arrivando cosi ad una perdita totale di circa il 90% del valore dall’inizio dell’anno. Ma il Santander secondo sempre i soliti bene informati sembrava interessato anche a rilevare Washington Mutual, andato poi a Jp Morgan, e sembra sempre più come uno dei pochi istituti europei in grado di continuare il suo shopping malgrado la grave crisi finanziaria. E la guerra che si sta scatenando in Usa intorno alle banche vicine al collasso da parte di quei pochi istituti che invece sono riusciti a salvarsi non sembra spaventare affatto il gruppo guidato da Botin, che per capitalizzazione ormai è diventato il primo istituto europeo, grazie ad una minor coinvolgimento nella crisi finanziaria. Mentre intanto il suo acerrimo rivale interno, il BBVA ha annunciato di voler allargare, fino al 10% del capitale, la sua partecipazione nel gruppo bancario cinese Citic. E questo nel giorno del crollo di uno dei pochi colossi europei che ancora non aveva subito gli effetti devastanti della crisi, come la olandese Ing, che alla borsa di Amsterdam ha lasciato il 27%, sulle voci di possibili problemi di liquidità.