Entro una settimana il via libera all’affaire Google-Motorola

Il Dipartimento americano della Giustizia dovrebbe fornire la propria approvazione in merito alla vicenda che vede coinvolte Google e Motorola non più tardi della prossima settimana: in pratica, si tratta del consenso relativo alla normativa antitrust per quel che riguarda il consorzio che la stessa Mountain View intende creare insieme a Microsoft e Apple per l’acquisto dei brevetti della Nortel Network Corporation. Insomma, bisognerà capire se l’offerta avanzata dal colosso statunitense alla compagnia telefonica può essere considerata valida oppure no.

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In effetti, lo stesso dipartimento a cui si è fatto cenno in precedenza ha condotto sin da subito delle indagini in merito a queste trattative, mostrando una certa preoccupazione in merito alla crescente tendenza dei detentori dei brevetti di impedire ad altre società e impresa di sfruttare la loro tecnologia smartphone più essenziale. Come è emerso dalle ultime indiscrezioni, l’operato in questione dovrebbe continuare in maniera imperterrita, dato che è necessario esaminare nel dettaglio gli interventi di multinazionali come Google appunto, la quale non ha ancora rinunciato a tale pratica. Sia Microsoft che Apple, comunque, hanno candidamente affermato da tempo di non voler consentire alla concorrenza di sfruttare la loro tecnologia, a patto però che vi sia una firma preventiva per quel che concerne uno specifico accordo che riguardi proprio questo argomento; tutte le persone che hanno riferito le notizie appena menzionate sono comunque rimaste anonime, visto che non sono autorizzate a parlare prima che l’investigazione sia pubblicamente annunciata.

Il dipartimento ha preferito non commentare per il momento i piani di cui si sta per rendere protagonista e lo stesso discorso vale anche per i portavoce di Google. Il celebre motore di ricerca è entrato a far parte del vasto universo della telefonia mobile la scorsa estate, quando Motorola Mobility è stata acquisita per un importo totale di 12,5 miliardi di dollari e un premio del 63% rispetto alla chiusura del titolo.