La Fiom ribadisce il proprio “NO” alla “modernità” che, in nome della competizione, mette i lavoratori l’uno contro l’altro. A dichiararlo nelle ultime ore è stato il Segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, dopo lo sciopero nazionale dei metalmeccanici che, secondo la Federazione, ha fatto registrare un’adesione media superiore al 70%. Per il contratto di lavoro collettivo nazionale, per i diritti, ma anche per la democrazia, l’esponente della Fiom ha inoltre aggiunto come nel corso dell’Assemblea nazionale sarà proposto l’avvio nelle aziende di una campagna di discussione straordinaria al fine di decidere su come proseguire la mobilitazione. Secondo Maurizio Landini la riuscita dello sciopero dimostra come “i lavoratori non solo rifiutino il modello autoritario di Marchionne, Federmeccanica e Confindustria, ma lotta per cambiare questo paese ingiusto“.
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