Le disastrose condizioni finanziarie di Kodak non sono un mistero per nessuno da diverso tempo: il colosso americano, celebre per i suoi rullini e dispositivi fotografici, si sta infatti preparando al peggio, tanto che il rischio più concreto è quello di dichiarare il fallimento e portare di conseguenza i libri in tribunale. D’altronde, non si può procedere in un’altra maniera, visto che gli ultimi tre mesi di questo anno sono stati caratterizzati da una liquidità davvero scarsa (appena 660 milioni di euro), con un calo di ben cinquanta punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
La recente cessione di una filiale non ha prodotto risultati incoraggianti, segno che il baratro è davvero vicino. Un’ultimissima speranza però esiste e consiste nel ricercare a tempo di record le risorse finanziarie che sono necessarie per sopravvivere, ma per fare questo si dovranno vendere tutti i pezzi pregiati del gruppo o indebitarsi fortemente con un prestito sostanzioso. Gli analisti sono stati dei medici poco ottimisti e allo stato attuale delle cose hanno concesso a Kodak altri sei mesi di vita al massimo. Tra l’altro, il fallimento sarebbe una fine ingloriosa, ma anche l’occasione per ripartire da zero e cercare dei proprietari e degli investitori di livello. Il titolo azionario, inoltre, ha fatto registrare performance sempre più pessime; nel dettaglio, il valore perso negli ultimi cinque anni è stato pari al 97% e l’attuale valutazione ammonta a settanta miseri centesimi di dollaro.
Se poi si aggiunge il fatto che il bilancio societario non fa registrare un attivo da oltre sette anni, allora si capisce quanto profonda sia la crisi. Si tratta di una involuzione quasi incredibile per una compagnia che ha largamente dominato il proprio settore, rivoluzionandolo con innovazioni geniali e importanti; l’ultima quota di mercato è scesa al 9%, il sipario si sta chiudendo, anche se qualcuno tenterà sicuramente di giocare un’ultima carta.
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