Lavazza ha preannunciato grandi piani di investimento per il mercato inglese, al fine di aprire almeno 400 caffetterie nei prossimi dieci anni, e “dar fastidio” ai principali operatori già da tempo presenti sul territorio, come Starbucks, Costa e Caffè Nero. Il settore viene considerato particolarmente profittevole, sebbene la concorrenza non manchi: basti considerare che Costa ha già 1.500 caffè nel Regno Unito, Starbucks ne ha 760 (ma vuole aprirne almeno altre 300 entro il 2016), Caffè Nero ne ha 530 e Pret A Manger ne ha 240 (ma ha già dichiarato di volerne aprire numerose altre).
A parlare dei piani di Lavazza nel Regno Unito è stato un focus condotto da La Repubblica, che sottolineava il dato da cui parte Lavazza, che “attualmente ha un solo caffè in questo paese, a Manchester, oltre a un bancone in concessione dentro ai grandi magazzini Harrods di Londra. Ma conta sulla forza del suo “brand” e della sua reputazione come “casa madre” del vero caffè italiano per affermarsi anche in Inghilterra. Dove un tempo si beveva solo il tè, poi è venuta la moda del caffè, ma non del caffè qualsiasi, bensì del caffè italiano, inteso come liquido da bere in tutte le sua variazioni, dal “frappuccino”, il cappuccino-frappè, al “latte” (pronunciato come nei film di Stanlio e Olio), abbreviazione del latte macchiato, e inteso pure come atmosfera, luogo piacevole dove ci si può fermare a fare due chiacchiere, a leggere comodamente il giornale, perfino a lavorare al computer (quasi tutte le caffetterie di questo tipo hanno l’allacciamento in wi-fi gratuito a internet per i loro clienti, tanto che alcuni ci vanno come se andassero in ufficio e ci passano l’intera giornata)” (vedi anche Lavazza a suo agio nel mercato asiatico, Seul la prima tappa).
Insomma, Lavazza ha intenzione di fare le cose in grande e, a tal fine, ha incaricato la Cushman & Wakefield, di cercare 400 località e indirizzi dove aprire i suoi caffè nel prossimo decennio. Le prime dovrebbero aprire a Londra nei prossimi mesi, poi a Leeds, Derby e Newbury (vedi anche Lavazza punta su India e Stati Uniti).