I dirigenti della Microsoft Corp. e della Office Depot Inc., società specializzata nei prodotti per ufficio, hanno annunciato che il fallimento del tentativo del governo statunitense per salvare l’industria bancaria mette a repentaglio l’intera economia, se non si provvederà immediatamente a instaurare una seria trattativa. Secondo Brad Smith, membro del consiglio generale della Microsoft:
I vari settori dell’economia sono collegati in maniera così intricata che vi sarà bisogno di riconoscere che l’intera economia dipende da ciò che accade qui.
In un primo momento la Microsoft aveva affermato di essere stata appesantita dalla legislazione finanziaria: la società statunitense aveva allora provveduto a rimettere in sesto le riserve di credito e la fiducia nei confronti dei mercati finanziari. L’indice Standard & Poor’s 500 ha ottenuto il suo peggior calo dal 1987. La crisi di liquidità si è allargata oltre i confini di Wall Street, minacciando in tal modo i guadagni e gli affari delle compagnie di ogni settore. Ad esempio General Electric Co., che tratta affari con i più diversi settori (aerospaziale, forniture energetiche, finanza…) ha espresso il suo sostegno a favore di un preciso progetto di legge. Fairfield, la compagnia statunitense che ha sede in Connecticut e che ha già provveduto a ridurre le sue previsioni di crescita per il 2008 per la seconda volta quest’anno, ritiene invece che sia necessario dare un maggiore aiuto al sistema, non ritenendo adatto e idoneo il piano del governo statunitense.
I dirigenti si aspettano ora che venga approvato il progetto di legge, anche se i leader di governo ritengono che vi sarà un voto difficile. Ecco perché le società non alzano la voce circa l’importanza della legislazione. David Cosper, direttore generale della Sonic Automotive Inc., terza maggior azienda statunitense nella vendita di automobili, ha affermato che:
Non riesco ancora a credere a tutto questo. Penso che il governo non sappia come agire: i mercati sono fermi e le banche stanno per essere rilevate.
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