L’accordo è ancora nella fase di bozza, ma è pur sempre un inizio: la compagnia aerea tedesca Lufthansa è pronta a vendere la sua unità britannica Bmi (l’acronimo sta per British Midland International) direttamente alla British Airways. Secondo alcune indiscrezioni, i due colossi dei cieli sono ormai giunti alle fasi conclusi dei loro negoziati. Una sorta di memorandum relativo alle principali operazioni di vendita è stato già firmato in tal senso è verrà chiuso probabilmente entro la fine di questa settimana, proprio in concomitanza con l’annuncio dei guadagni da parte della International Airlines Group (il gruppo sorto quest’anno dalla fusione della stessa Ba e Iberia). Perché il colosso teutonico ha cercato con tanta insistenza un acquirente?
L’intento era quello di far diventare la stessa unità una vera e propria compagnia aerea, ma questo tentativo è fallito e dunque si è preferito valutare e contemplare tutte le offerte e le opzioni strategiche. L’acquisizione di Bmi dovrebbe fornire un accesso privilegiato alla quota dell’8,5% delle corsie di decollo che tale gruppo controlla attualmente presso l’aeroporto londinese di Heatrow, uno dei più trafficati dell’intero continente europeo. La British Airways, tra l’altro, può ancora vantare la leadership assoluta per quel che concerne l’Europa e questa operazione potrebbe migliorare una posizione già ben salda. Secondo alcuni analisti, poi, si tratta di una mossa che finirà per favorire inevitabilmente la stessa Lufthansa. D’altronde, la filiale in questione non riveste più alcun significato per quest’ultima, senza dimenticare che questa cessione potrebbe anche soddisfare alcune richieste avanzate dall’Antitrust dell’Ue.
L’annuncio del memorandum ha prodotto comunque qualche effetto a livello borsistico: il titolo Lufthansa, infatti è cresciuto di oltre 2,8 punti percentuali alla Borsa di Francoforte, nonostante la compagnia di Colonia non abbia voluto commentare la situazione. Anche Iag, poi, è riuscito a far registrare un incremento importante al London Stock Exchange (quasi due punti percentuali per il secondo gruppo aereo europeo).
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