La Deutsche Bank è in crisi nera e non bastano i 9000 esuberi programmati dall’amministratore delegato John Cryan, così ricorre all’intelligenza artificiale, che sta sempre più sostituendo lavoratori nel settore dei servizi. La banca deve fare i conti con i suoi errori, anche se pubblicamente incolpa Draghi e i suoi bassi tassi. Ma sa che la sua struttura è molto pesante, e i suoi investimenti sbagliati, e quindi si prepara a tagliare sempre più dipendenti, che sarebbero il doppio rispetto a quelli di altre banche. Cause legali perse e decisioni folli hanno portato il colosso tedesco a dover ridimensionarsi, ma a pagare saranno migliaia di dipendenti.
Per il momento gli esuberi effettivi sono stati 4000, e ne mancano altri 5mila dei programmati, ma la situazione dovrebbe portare ad altri migliaia di esuberi, tra i 97mila dipendenti della banca, che saranno sostituiti dalla robotica. Cryan è stato chiaro: “Nelle nostre banche abbiamo persone che si comportano come robot, che fanno cose meccaniche. Domani avremo robot che si comporteranno come esseri umani”. La rivoluzione dell’intelligenza artificiale è alle porte, e oramai è certo che sostituirà molti lavori, dalla segreteria ai gruppi di analisi. In Gran Bretagna già sono attivi robot negli studi legali, e a Zurigo si sperimentano robot dottori nella sanità. La Deutsche Bank ha annunciato quello che in molti, nel settore, sanno già. I posti di lavoro a rischio in tutto il mondo, da qui ai prossimi venti anni, sono centinaia di milioni.