Toyota Motor Corporation, Nissan, Hyunday Company e Kia Motors sono riuscite a spedire un numero maggiore di veicoli negli Stati Uniti rispetto a quanto previsto dagli analisti finanziari: dunque, le vetture asiatiche vanno di gran moda nel territorio a stelle e strisce, ma questo miglioramento lo si deve soprattutto all’incremento della domanda, giunta ai livelli più alti di questo 2011. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che le vendite della giapponese Toyota sono cresciute di ben 6,7 punti percentuali a novembre rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Non si tratta di un semplice dato, nudo e crudo, ma di una rilevazione importante, visto che rappresenta il primo rialzo degli ultimi sette mesi (l’ultimo era stato registrato ad aprile).
Lo stesso discorso vale anche per un’altra compagnia nipponica, la Nissan, la quale è stata capace di incrementare le proprie spedizioni del 19%. Le due coreane Hyunday e Kia (affiliata della prima) hanno totalizzato insieme un +29% che lascia ben sperare per il futuro. Insomma, la fiducia dei consumatori americani ha costituito un vero e proprio toccasana da questo punto di vista, anche perché è cresciuta la percentuale di persone che hanno pianificato l’acquisto di una nuova automobile nei prossimi sei mesi. Tra l’altro, i nuovi modelli sono stati venduti a un ritmo annuo di ben 13,6 milioni di unità, addirittura uno dei più intensi da quando sono stati introdotti gli incentivi alle vendite nell’agosto del 2009.
L’atteggiamento classico di questo momento dei cittadini statunitensi è quello di rimpiazzare un auto nell’immediato quando si accorgono di avere tra le mani un modello più vecchio. In particolare, questa situazione sta avvantaggiando notevolmente Toyota, la quale ha dovuto fronteggiare sei mesi consecutivi di perdite piuttosto importanti, anche a causa del terremoto di marzo in Giappone: il colosso asiatico ha però focalizzato la propria attenzione su dei modelli precisi, come ad esempio Scion e Lexus.
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