Nelle ultime ore l’euribor si è portato sul livello dell’1% confermando un’ascesa che avrà ripercussioni negative a carico di quelle famiglie che hanno già stipulato o che sottoscriveranno nelle prossime settimane un mutuo a tasso variabile. La tendenza al rialzo del tasso interbancario, ampiamente attesa tra l’altro in virtù del progressivo, e comunque lento, miglioramento del quadro macroeconomico e congiunturale nel Vecchio Continente, crea di conseguenza disappunto per i mutui a tasso variabile; inoltre, c’è da dire che rispetto ai minimi storici dello scorso mese di aprile, sul livello dello 0,64% circa, l’euribor a tre mesi è ora andato ad attestarsi sullo stesso livello del costo del denaro, all’1%, imposto dalla Banca Centrale Europea. Ma a questo punto non sono da escludere per l’euribor nuove fiammate al rialzo che andranno a rendere più pesante la rata mensile da pagare sul mutuo ipotecario a tasso variabile.