In tempi di crisi le famiglie sono costrette a indebitarsi non solo per pagare il mutuo ma anche per poter arrivare a fine mese in periodi di austerità. Dall’analisi del mercato dei prestiti alle famiglie emerge un tasso di crescita delle consistenze pari al 5,5% nel periodo che va da settembre 2010 a settembre 2011, somma pari a 615 miliardi di euro, come é stato sottolineato durante la seconda edizione del convegno “Credito al Credito 2011“, organizzato dall’Abi. Tornando ai mutui, l’indagine ha segnalato un aumento del 5%, le famiglie risparmiano meno e il loro reddito diminuisce perché stanno utilizzando i risparmi per finanziare i consumi.
Nel nuovo scenario economico che si profila in quest’ultima fase del 2011, la crisi finanziaria ha un impatto forte e immediato sul mercato dei mutui. Adiconsum si dice preoccupata per il rischio di blocco per la locazione dei mutui che, soprattutto per le giovani coppie, è ormai diventato di un costo decisamente eccessivo considerando che per queste ultime non é facile accedere al credito. Le giovani coppie sono spesso costrette a fare i conti con un lavoro precario, e non riescono ad accedere al credito, a queste si aggiungono anche famiglie che troppo spesso non riescono a pagare le rate dei mutui. Salgono infatti anche le richieste per la sospensione delle rate.
Di fronte ad un contesto economico in continua tensione – afferma il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini – che non consente previsioni affidabili sulle prospettive di crescita del Paese, occorre ampliare gli sforzi per soluzioni piu’ strutturate a favore delle famiglie italiane alle prese con specifiche esigenze finanziarie. È necessaria una sinergia ancora maggiore con Istituzioni e Consumatori – ha concluso il Direttore generale – per individuare misure percorribili e sostenibili a tutela dei mutuatari che si trovano in difficoltà. Le famiglie italiane alle prese con specifiche situazioni finanziarie hanno necessità di soluzioni diverse e adeguate.
In effetti la crisi sta colpendo duramente, ne parlavo recentemente con un consulente di mutuisupermarket, a seguito dell’uscita dei dati per cui oggi circa il 4% delle richieste mutui è per liquidità. Il tema è che le banche oggi hanno stretto molto anche sui mutui acquisto, figuriamoci su quelli liquidità.