In scia alla diminuzione dei tassi di interesse, al minimo storico per quanto riguarda quelli fissati dalla Federal Reserve, negli Stati Uniti stanno aumentando sia le richieste di mutui per l’acquisto di immobili, sia per le operazioni di rifinanziamento delle famiglie americane; tale tendenza è stata confermata nel Paese a stelle e strisce anche nella settimana del Ferragosto, ma contestualmente, a conferma di come nel comparto la crisi ancora non sia finita, sta aumentando anche il livello dei mutui in sofferenza, ovverosia quelli che le famiglie a lungo andare non riescono per varie cause ad onorare. Non a caso, la Mortgage Banker Association (MBA) stima che il picco negativo delle insolvenze sui mutui negli Stati Uniti sarà raggiunto non quest’anno, ma addirittura nella seconda parte del prossimo anno. Gli ultimi dati della MBA, ovverosia quelli relativi al secondo trimestre 2009, parlano chiaro: circa il 14% dei mutui erogati è infatti sfociato nel pignoramento immobiliare o comunque ha fatto registrare almeno una rata mensile non pagata.