Inizia a salire il costo per coloro che decidono di acquistare casa. Dopo mesi e mesi di tassi di interesse favorevoli, ecco che inizia a crescere, secondo i dati pubblicati nel bollettino mensile dell’Abi lo scorso agosto, il tasso medio applicato ai nuovi prestiti ipotecari, il quale si attesta al 3,5%, contro il 3,22% del mese di luglio, in rialzo dello 0,51% rispetto al mese di marzo, in cui il tasso di interesse ha raggiunto i minimi del 2011, toccando il 2,99%.Il bollettino precisa come l’aumento dei tassi sia da attribuire, tra l’altro, anche a una maggiore quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso, passata nel mese scorso dal 19% al 24%.
Quello che incide – sottolinea Stefano Rossini, ceo di MutuiSupermarket.it – è l’incremento dello spread caricato sul consumatore finale. Sul fronte del fisso le banche, da giugno a oggi, nei casi più virtuosi hanno aumentato il differenziale tra i 30 e 40 punti base. Rispetto al variabile, invece, l’incremento è sullo 0,1 per cento Si tratta di un atteggiamento precauzionale, a dire il vero un po’ eccessivo. I timori per l’evoluzione della congiuntura, cui gli stessi esperti dell’Abi fanno riferimento nel bollettino, hanno indotto a prezzare su un livello più alto il rischio della possibile insolvenza del mutuatario.
Cosa possiamo aspettarci nei prossimi mesi dal mercato dei mutui? Fare pronostici in merito non é mai stato facile e ora come non mai, con l’Italia e l’Europa che vivono in una situazione di incertezza, non è possibile fare stime precise. Tuttavia possiamo supporre, senza troppa presunzione, che non dovrebbero esserci ulteriori aumenti, anche se, lo ricordiamo il tasso sui mutui é notevolmente più volatile sul brevissimo termine. Come tradizionalmente accade, l’Euribor (il tasso di riferimento dei mutui), seguirà l’andamento del tasso BCE, e pertanto questo parametro di indicizzazione potrebbe subire degli aumenti o delle diminuzioni graduali, già entro la fine del 2011.
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