Oggi è senza dubbio il giorno di Facebook, che sbarcherà al Nasdaq con il simbolo FB. Il roadshow di presentazione della società di Menlo Park agli investitori istituzionali ha portato in dote una domanda boom e un aumento della forchetta del prezzo di collocamento a 34-38 dollari per azione da 28-35 dollari. Le 337,4 milioni di azioni offerte sono andate letteralmente a ruba. Il sold-out anticipato ha fatto sì che l’offerta fosse aumentata di altre 50 milioni di azioni. Ma in che modo è possibile investire in azioni Facebook direttamente o indirettamente?
Gli investitori italiani resteranno al palo fin quando non suonerà la campanella d’apertura della borsa di Wall Street, ma a quel punto la speculazione potrebbe già aver spinto il titolo al rialzo di molti punti percentuali in scia all’euforia del primo giorno di quotazione. Bisogna ricordare che acquistare Facebook a 35 dollari, ad esempio, vuol dire pagare 70 volte gli utili per azione (attesi a 0,5 dollari nel 2012) oppure 18 volte più dei ricavi previsti. Ma questo per ora non sembra spaventare nessuno.
► CHI POSSIEDE LE AZIONI FACEBOOK PRE-IPO
Fino a marzo era possibiile investire sul titolo Facebook sul grey market oppure sulle piattaforme non ufficiali come Sharepost o SecondMarket. L’unico modo per partecipare all’Ipo per un investitore italiano era avere un conto corrente aperto con una delle banche sottoscrittrici del collocamento. Di banche italiane, ad esempio, non ce n’è nemmeno l’ombra. Sono i colossi di Wall Street a occuparsi della quotazione del social network, banche del calibro di JP Morgan, Goldman Sachs (tra le più attive) o Bank of America Merrill Lynch.
► INDICAZIONI NEGATIVE SU IPO FACEBOOK
Con l’inizio delle contrattazioni sul listino azionario Nasdaq, sarà possibile investire attraverso gli intermediari italiani che permettono la negoziazione sulla borsa americana (praticamente tutte le piattaforme online, come Sella o WeBank, ma anche banche come Unicredit o Intesa Sanpaolo). L’altra alternativa è investire sul titolo attraverso il minifuture che RBS si prepara a lanciare dopo quelli offerti su Zynga, Groupon, Apple, LinkedIn, Yahoo! e Google: si tratta di uno strumento derivato che permette di scommettere sia dal lato long che short.