Entro fine gennaio le compagnie interessate dovranno proporre la prima offerta nella gara per l’assegnazione delle frequenze. Certo non c’è lo stesso entusiasmo che qualche anno fa ci fu per l’assegnazione delle licenze UMTS. Il WiMax è un sistema di trasmissione a banda larga senza fili, definito da molti “la nuova frontiera di internet”, purtroppo non riesce ad esprimersi a causa della mancanza di terminali ed applicazioni in mobilità con dei costi contenuti, per riuscire in questo progetto servirebbero frequenze di “2,5 gigahertz” che al momento non sono state rese disponibili.
Questa motivazione ha portato aziende importanti come Tiscali ad abbandonare momentaneamente l’interesse, che “in considerazione delle frequenze messe a disposizione valuta troppo forti gli investimenti rispetto ai reali margini di guadagno”. Non entrano in gioco anche la 3 e Vodafone.Credono nel progetto invece Fastweb, Eutelia, Wind, British Telecom e Telecom. Il sitema WiMax non da’ ancora delle risposte adeguate al tipo d’investimento necessario quindi non è detto che chi partecipi a questa gara prosegua realmente. Interessante da notare come riporta il sito del Ministero delle Comunicazioni che oltre le aziende sopracitate, a questa gara partecipano molte realtà minori, in totale sono 48 le imprese che hanno inviato la domanda di partecipazione.
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