Sono usciti i dati di novembre di Banca d’Italia sull’erogazione del credito e le sofferenze bancarie, che segnano l’uno, un aumento minimo, e l’altro un leggero calo rispetto al mese precedente di riferimento. Per le sofferenze bancarie, il calo registrato è di -0,29%, con poco più di 85 miliardi. I prestiti invece segnano un rialzo dello 1,7% a novembre, per le famiglie, e 0,5% per le aziende.
Un mese di stallo quindi, per il sistema bancario italiano, il che significa, nel corso della crisi, soltanto il perdurare della tempesta che ha investito il settore creditizio. Questo in controtendenza con i dati sulla raccolta, che invece segnano un rialzo del 4,4%, segnale che le banche sentono ancora aria di temporale e stanno cercando di aumentare i loro livelli patrimoniali. Le banche hanno quindi potuto diminuire la raccolta obbligazionaria del 9,3%, per evitare ulteriori esborsi, nell’attesa che la tempesta passi e si torni ad erogare il credito. La crescita registrata per i prestiti ai privati è stata infatti solo dello 0,5%, decurtata delle cartolarizzazioni e delle cancellazioni sui bilanci dei crediti ceduti o no riscossi dalle banche. Credito alle imprese dunque fermo, e ripartenza economica dunque rinviata, per il momento, in attesa di vedere come si stabilizzeranno alcune situazioni su cui dovrebbe intervenire la mano del governo.