Bnp Paribas, Société Générale e Crédit Agricole sono i nomi più altisonanti dell’elenco di banche francesi che potrebbero essere declassate a breve da Moody’s: non si tratta di istituti di credito qualsiasi, ma dei maggiori gruppi transalpini per valore di mercato. Per quale motivo il loro rating subirà questa valutazione negativa? Il motivo è sempre lo stesso, anche le banche in questione detengono holding greche nel loro capitale e questo fattore fa pensare immediatamente a un possibile contagio. La revisione dell’agenzia americana è comunque cominciata lo scorso mese di giugno, al fine di esaminare nel dettaglio l’inconsistenza tra l’impatto di un possibile default ellenico e la ristrutturazione economica.
Il declassamento dovrebbe avvenire nel corso della prossima settimana, visto che sarà proprio allora che la revisione appena menzionata sarà considerata conclusa. Tra l’altro, i ministri delle Finanze del G7 hanno richiesto espressamente in questi giorni un adeguato supporto nei confronti degli istituti europei, segno che i timori di un contagio da parte di Atene non sono ancora stati cancellati. Nel dettaglio, la stessa Moody’s giudica attualmente Bnp Paribas, vale a dire il suo debito di lungo termine con un rating pari ad Aa2, il terzo grado più alto di investimento, mentre Crédit Agrocole vanta un Aa1 e Société Générale ancora un altro Aa2. L’annuncio non poteva che essere influente in maniera negativa sulle quotazioni azionarie: d’altronde, la Borsa di Parigi ha già registrato cali piuttosto sostanziosi da parte dei relativi titoli, fino addirittura a cinquantacinque punti percentuali.
In conclusione, c’è una piccola precisazione da fare. Nello specifico, infatti, il declassamento di Bnp Paribas e di Crédit Agricole sarà meno evidente rispetto a quello di Société Générale, dato che nei primi due casi la riduzione sarà pari a un solo “gradino”, mentre nel terzo si parla con insistenza di due livelli di taglio, soprattutto per quel che concerne i depositi a disposizione.
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