La Banca Centrale Europea è ormai in una situazione di forte pressione e seguirà l’esempio di altri istituti centrali come la Bank of England e la Federal Reserve per quanto riguarda la predisposizione di misure aggiuntive volte a combattere il profondo rallentamento dell’economia internazionale. Come annunciato ieri, presso l’Euro Tower di Francoforte si è dunque deciso, dopo aver già abbassato i tassi di mercato fino al 2% durante lo scorso mese di ottobre, di tagliare ulteriormente i tassi di 50 punti base nel corso del prossimo meeting in programma per il 5 marzo. Miguel Angel Fernandez Ordonez, membro del Consiglio dei Governatori della BCE, ha annunciato proprio questa settimana che i policy makers sono stati “obbligati” ad esaminare con attenzione l’uso potenziale di strumenti non convenzionali; inoltre, è in una buona fase la revisione dei passi da effettuare.
Una delle conseguenze più evidenti di questa situazione è la bassa quotazione dell’euro nei confronti del dollaro, soprattutto a causa delle cattive notizie riguardanti inflazione e disoccupazione. La moneta unica europea ha perso circa mezzo punto percentuale, raggiungendo quota 1,2683 dollari alla Borsa di Londra. C’è anche da sottolineare come l’economia dell’area-euro abbia subito la peggior contrazione degli ultimi 13 anni nell’ultimo trimestre del 2008: secondo il Fondo Monetario Internazionale per quest’anno è previsto un ulteriore declino del 2%. Con la recessione che diventa sempre più profonda e col calo dei prezzi del petrolio, l’inflazione dell’euro-area si è tenuta sotto i due punti percentuali in gennaio, fornendo alla BCE ulteriori motivi per ridurre i costi del prestito.
Alex Weber, anch’egli componente del Consiglio dei Governatori della Banca Centrale Europea, ha fatto recentemente sapere in un’intervista che, mentre l’istituto centrale provvederà molto probabilmente a tagliare i costi, l’1% rappresenta il limite più basso a cui possono essere portati i tassi di mercato. Gli investitori prevedono che l’istituto creditizio dell’UE ridurrà il tasso di base fino all’1,25% nel corso della prossima settimana.