L’introduzione del divieto alle vendite allo scoperto (o “posizioni corte”) introdotto dalla Consob il 12 Agosto scorso sono state già prorogate una volta e la scadenza naturale sarebbe stata il 30 Settembre 2011. Nella giornata di oggi l’ennesima decisione in proposito deliberata dall’ente indica una nuova proroga che estende il divieto fino all’11 Novembre e gli obblighi informativi sulle posizioni ribassiste rilevanti fino al 25 Novembre.
In collaborazione con le autorità di controllo di altri Paesi come Francia, Spagna, Belgio e Grecia, anche l’Italia decide, viste le condizioni di mercato, di continuare la stretta a quella che viene chiamata “speculazione ribassista”.
Dal 12 Agosto 2011 l’indice FTSE-Mib è sceso fino a sfiorare i 13000 punti perdendo dal valore di quel giorno poco più di 2500 punti indice, per poi recuperarne più della metà e tornare a ridosso dei 15000 punti proprio in questi giorni.
Ora che la stretta è stata prorogata fino a Novembre il mercato ha ancora del tempo per assestarsi ed invertire in un rialzo guidato, sperando in una diminuzione della volatilità che ha costretto i trader ad abbandonare l’idea di tenere le posizioni overnight, almeno per il momento. La sfiducia nel mercato che ha causato il calo nonostante il divieto della Consob potrebbe essere in realtà una semplice rotazione di portafoglio che ha visto penalizzare il settore bancario a favore dell’energetico colpendo inevitabilmente l’italia a causa della grande influenza che le banche hanno a Piazza Affari.
La risposta immediata del mercato italiano al comunicato stampa della Consob è sicuramente positiva visto che il Mib, già in territorio positivo, consolida il rialzo portandosi poco sopra i 15000 punti con un guadagno prossimo al 2%; nel medio periodo l’attenzione è rivolta proprio al settore bancario per capire se le vendite sono finite e gli acquisti potranno risollevare le sorti sulla fiducia nelle future manovre della Bce a sostegno dell’area Euro.
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