La Bank of the Philippine Islands, il principale istituto bancario della nazione asiatica per valore di mercato, ha approvato un piano per poter vendere ben 15 miliardi di pesos (315 milioni di dollari) in bond: l’operazione è volta a finanziare le nuove opportunità di acquisizione. La banca filippina, nota soprattutto per la sua attività di prestito, potrebbe vendere una cifra che si aggira tra i 10 e i 15 miliardi di pesos in quello che dovrebbe essere la vendita più sostanziosa per quanto riguarda una banca del paese asiatico.
Jaime Augusto Zobel de Ayala, portavoce della Bank of Philippine Islands e membro della Ayala Corp., ha annunciato la scorsa settimana che il gruppo potrebbe essere interessato nell’acquisizione dell’unità filippina della American International Group Inc. Jojo Gonzales, analista della Philippine Partners Inc. di Manila, ha così commentato l’annuncio:
Non credo che pagheranno interessi così alti sui bond. Il sistema finanziario della nazione asiatica è ancora molto liquido. BPI è una garanzia per quanto riguarda i servizi bancari, oltre ad essere la banca più proficua: non è stata coinvolta in nessun fallimento ed è pronta ad accrescere il suo capitale.
Secondo Deutsche Bank, queste operazioni si sono susseguite più volte nella storia di BPI: la banca asiatica ha infatti finanziato sempre le sue acquisizioni in maniera molto conservativa, solitamente attraverso versamento di cash. SM Investment Corp. e la sua unità Banco de Oro Unibank potrebbero partecipare all’accordo con un partner straniero per avanzare un’offerta per Philamlife, la società finanziaria filippina. In termini di acquisizioni, viene stimato che Philamlife dovrebbe raggiungere il prezzo di 1,5 miliardi di dollari: sicuramente quindici miliardi di pesos non permettono di acquistare il 50%, ma mettono BPI nella condizione di acquistarla con qualcun altro. Il mercato azionario delle Filippine ha fatto registrare il calo di BPI di 2,4 punti percentuali: l’istituto ha raggiunto quota 40,50 pesos.