I bond del governo giapponese hanno fatto rilevare il loro primo declino settimanale degli ultimi due mesi, soprattutto a causa della continua incapacità della Bank of Japan di ridurre i tassi di interesse di quest’anno. La rendita decennale dei bond è infatti salita in quest’ultima settimana al livello più alto da luglio, tanto da far accrescere la preoccupazione del governo riguardo alla gestione del prestito: Taro Aso dovrebbe diventare il nuovo primo ministro del Giappone dopo le dimissioni di Yasuo Fukuda dello scorso 1° settembre. La Bank of Japan dovrebbe in proposito mantenere il tasso overnight allo 0,5% per tutto il 2008.
Aso ha affermato che bisogna anzitutto lasciare da parte l’obiettivo fiscale, in quanto provocherebbe solamente effetti dannosi ai bond; inoltre il futuro primo ministro ritiene che sia necessario che la Bank of Japan effettui alcuni tagli fiscali. La rendita dei bond a dieci anni è cresciuta di 3 punti base questa settimana al Japan Bond Trading Co. di Tokyo, il più grande agente intermediario della nazione.
Quello ottenuto è stato il maggior guadagno da quando si ottenne una crescita simile nella settimana conclusasi il 4 luglio. Invece le rendite dei bond a cinque anni sono salite dell’1,025%. Secondo Masaaki Shirakawa, il governatore della Bank of Japan:
La crescita dovrebbe rimanere fiacca ancora per qualche tempo. La situazione attuale richiede che la banca monitori attentamente sia i rischi degli svantaggi di una crescita economica sia i rischi di inflazione.
Le recentissime dimissioni di Fukuda dopo undici mesi di governo sono state dovute, da quanto dice lo stesso Fukuda, dal pericoloso “imbottigliamento politico” che si stava profilando: le nuove elezioni sono previste per il prossimo 22 settembre. Aso, 67 anni, ha anche affermato che il governo dovrebbe considerare di rimandare il suo importante obiettivo di riequilibrare il budget a partire dal 2011, perché altrimenti il Giappone potrebbe seriamente rischiare la recessione.
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