Secondo quelli che sono i dati Istat, rispetto al mese precedente nel febbraio scorso sono cresciuti entrambi i flussi commerciali con l’estero: le esportazioni del 2,5% e le importazioni dello 0,6%.
Di conseguenza, l’avanzo commerciale è di 3,5 miliardi, è in miglioramento se si confronta con i +2,7 miliardi del febbraio 2014. Al netto dell’energia, la bilancia risulta in attivo per 6,1 miliardi.
Queste sono le rilevazioni fornite dall’Istat:
L’incremento congiunturale dell’export è determinato da una crescita delle vendite particolarmente sostenuta verso i mercati extra Ue (+4,5%), a fronte di un incremento più limitato (+0,8%) verso l’area Ue. I beni strumentali (+7,6%), i beni di consumo durevoli (+3,9%) e i prodotti energetici (+2,7%) sono in espansione”, spiega l’Istat. L’aumento congiunturale dell’import è principalmente determinato dall’area extra Ue (+1,1%). La crescita è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di beni, a eccezione dei prodotti intermedi (-1,8%) e dei prodotti energetici (-1,3%)Se si guarda invece alle variazioni rispetto al febbraio 2014, “l’incremento tendenziale delle esportazioni (+3,7%) è trainato dalle vendite verso l’area extra Ue (+7,1%). L’aumento in valore riflette la positiva dinamica sia dei valori medi unitari (+2,4%), sia dei volumi (+1,3%)”. Nello stesso mese, il contenuto incremento tendenziale dell’import (+1,0%) è la sintesi della crescita degli acquisti dall’area Ue (+4,9%) e della flessione (-4,1%) dall’area extra Ue. Al netto dei prodotti energetici (-27,8%), si registra una marcata crescita tendenziale (+6,8%).
Sempre ragionando in termini di variazioni annuali, “la crescita tendenzialedell’export è particolarmente sostenuta per Stati Uniti (+48,5%) e Repubblica ceca (+14,3%). Anche Polonia (+10,8%) e Turchia (+10,6%) sono in forte espansione. In marcata crescita le vendite di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+32,8%) e solo autoveicoli (+31,6%).