Ho notato un notizia, passata un po’ in secondo piano, che secondo me merita maggiore attenzione. Le notizie che riguardano extra-comunitari od immigrati che commettono reati o che sono sospettati di averlo fatto ricoprono generalmente le prime pagine dei giornali, così come le notizie che riguardano le loro “baraccopoli” o il lavoro di lavavetri. Altrettanta importanza se non di più andava quindi secondo me data all’indagine fatta da UnionCamere sulle imprese create da extra-comunitari.
Secondo quanto rivelato dall’associazione delle Camere di Commercio italiane, nel 2007 tali imprese sono infatti cresciute dell’8%. In totale sono quindi adesso 225.408, a fronte di una riduzione della nascita di imprese create da italiani. La bilancia resta infatti negativa, con il -0,9% di micro imprese aperte nel nostro paese.
Tra i paesi di origini dei “nuovi imprenditori” il podio va, come era immaginabile, alla Cina, ma anche Marocco ed Albania hanno un buon numero di rappresentanti.
Per quanto riguarda i settori interessati la notizia invece giunge più inattesa: il 40% delle imprese fanno parte del settore costruzioni. Tradizionale occupazione degli immigrati è il lavoro dipendente presso una ditta edile o di costruzioni in generale. La notizia è invece che proprio quegli stessi immigrati che vi lavoravano come dipendenti hanno cominciato a mettere i risparmi da parte per poi aprire imprese proprie. Il settore delle costruzioni è poi seguito a ruota dal commercio, ed in minor parte dal settore manifatturiero.
A livello geografico la regione che registra più “nascite” è la Lombardia, ma lo scettro va consegnato alla Toscana, se andiamo a vedere il numero di imprese esistenti, e ad una città in particolare, Prato, rinomata per essere “colonia cinese”, dove un titolare ogni quattro non è comunitario. Al Sud invece il dato è molto meno preponderante ma va di pari passo con la minore apertura di imprese in generale.
Le micro imprese potrebbero quindi già dal prossimo anno, se l’aumento dovesse restare costante, subire la medesima sorte dell’indice di natalità, tornato dopo tanto tempo in positivo perchè trainato dagli immigrati extracomunitari. Alla faccia di tutti coloro che secondo un luogo comune pensano che chi arriva in Italia come immigrato finisca solo per fare il delinquente o lavare i vetri.
Secondo me sarebbe da dare risalto invece, al perchè le aziende italiane hanno smesso di crescere e perchè sopratutto vi è una “riduzione della nascita di imprese create da italiani”…ma questo non è politicamente corretto nè “trendy”, giusto?
Che l’economia italiana qualche problemino ce l’ha pensavo fosse già abbastanza chiaro, volevo mettere in risalto come una notizia del genere fosse passata abbastanza in sordina e ho voluto darle il risalto che, secondo me, meritava. prossimamente non mancherò di scrivere anche perchè vi è una riduzione della nascita delle micro-imprese fondate da italiani. Grazie del consiglio!
Vorrei farti notare che sebbene ci siano tante ditte nuove create da extracomunitari, molte di queste chiudano i battenti dopo solo 2 anni senza pagare tutto quello che dovrebbero in tasse stipendi ecc come molte persone loro impiegati che sono rimasti magari per 3 mesi senza stipendio e un giorno trovano negozio chiuso, proprietari scomparsi con soldi magari presi in prestito dallo stato o dalle banche più i loro stipendi persi per sempre, purtroppo in tutto ce una parte scura tra quelli che lavarono seriamente e quelli che molto furbamente rubano in maniera più elegante