Finalmente è arrivata anche l’ufficialità: da oggi è diventata finalmente operativa Naviris, ovvero la nuovissima joint venture che è sorta per opera di Fincantieri e del gruppo francese Naval Group. La sede principale di Naviris sarà in quel di Genova, mentre una sede controllata verrà istituita a Ollioules. Il focus riguarderà in modo specifico dei progetti di carattere bilaterale e legati all’export.
Il presidente di Naviris sarà Giuseppe Bono, mentre Hervé Guillou farà parte del consiglio di amministrazione: con loro, sono arrivate anche le nomine di Enrico Bonetti, che vestirà i panni dello Chief Operational Officer e di Claude Centofanti, che sarà lo Chief Executive Officer. A dare il via all’attività operativa di questa nuova joint venture è stata la riunione che ha accompagnato il primo consiglio di amministrazione.
Una mossa strategica quella di Fincantieri e di Naval Group, che ha preso il via nel corso della riunione del primo consiglio di amministrazione. Una giornata molto importante, per via del fatto che Naviris aspira a diventare un nuovo leader a livello della difesa navale europea. Le pressioni che arrivano dai più importanti competitor sono molto intense e c’è bisogno di rispondere sviluppando un adeguato progetto di rafforzamento.
Da qui, l’esigenza di unire qualità, conoscenze e competenze per la creazione di Naviris che, nelle intenzioni di Fincantieri e di Naval Group, ha un ruolo non solamente industriale, ma fondamentale anche dal punto di vista dei rapporti politici. Se è vero che sotto il profilo puramente industriale, l’unione tra questi due colossi mondiali può senz’altro mettere in allarme i principali competitors, d’altro canto è importante sottolineare possa favorire lo sviluppo di altri progetti europei importanti sotto il profilo politico. Un ottimo esempio è certamente rappresentato dallo sviluppo di una Corvette europea che si focalizzerà sul pattugliamento di nuova generazione.
Dell’operatività di Naviris ha parlato in toni molto soddisfatti anche il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, che si è espresso in modo positivo sull’accordo, sottolineando quanto l’unione di tali competenze possa far bene al settore della difesa navale del Vecchio Continente. Se, come detto, i numeri dal punto di vista industriale non possono che impressionare anche i più attenti addetti ai lavori, è chiaro che ci sono diversi effetti anche a livello politico. Naviris potrebbe essere il primo passo verso altri progetti politici di prim’ordine: date le mosse dei governi, quello italiano e quello francese, pare proprio che entrambi cercheranno anche di lavorare anche su Bruxelles, per fare in modo di sbloccare l’accordo tra Fincantieri e la ex Stx.