L’unità finanziaria di Ford Motor Co. provvederà ad eliminare il 20% della sua forza lavoro, il che equivale a dire il licenziamento per circa 1.200 dipendenti: la misura verrà adottata come parte di un piano di taglio dei costi, dato che il tasso delle vendite delle autovetture statunitensi è sceso al suo livello più basso dal 1982. Il comparto creditizio di Ford ha inoltre necessità di disporre di meno impiegati per quanto riguarda la vendita dei marchi Jaguar e Land Rover a Tata Motors Ltd., in vista del termine del suo accordo finanziario con l’affiliata Madza Motors Co. I tagli del personale prenderanno avvio verso la metà del prossimo mese e si prevede verranno completati entro la fine di luglio. L’unità creditizia taglierà inoltre 275 posti di lavoro a dipendenti salariati e a contratto del quartier generale di Dearborn (circa il 20% di tutto lo staff di questo stabilimento).
C’è da sottolineare che questo non è certo un momento positivo per la società automobilistica statunitense: essa è infatti stata in contatto con il Tesoro per decidere sulle modalità di potenziamento di Ford Motor Credit, secondo quanto riferito da un ufficiale governativo lo scorso 16 gennaio. Ford ha richiesto una linea di credito da 9 miliardi di dollari per le sue operazioni complessive di dicembre, anche perchè i legislatori stavano tentando di mettere a punto un pacchetto di salvataggio industriale per il settore automobilistico. La legge in questione è però fallita già in partenza e il Tesoro statunitense è riuscito a garantire 17,4 miliardi di dollari in prestiti in favore di Chrysler e GM, con Ford che ha optato per non partecipare al piano.
Ford ha previsto di cominciare a trarre profitti importanti a partire dal 2011, progettando quindi che vi saranno perdite annuali per questo e il prossimo anno. La compagnia ha già bruciato 7,7 miliardi di dollari in denaro nel terzo trimestre del 2008 ed ha subito una perdita nelle operazioni complessive pari a 2,98 miliardi di dollari.
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