Il ministro del Budget e dei Conti Pubblici francesi, Valerie Pécresse, ha illustrato proprio nel corso della giornata di ieri in sede di Consiglio dei Ministri, il progetto legislativo denominato Finances 2012: quali prospettive finanziarie vi sono per la nazione transalpina? Secondo la stessa Pécresse, il piano anti-deficit relativo al biennio 2011-2012 è volto a migliorare l’attuale situazione con una serie di misure mirate, come ad esempio l’introduzione di una tassa eccezionale sui redditi più elevati e altri provvedimenti, soprattutto fiscali (in primis l’imposta sulle compagnie assicurative e mutualistiche e il contributo supplementare sui redditi da capitale). La titolare del dicastero economico ha però rifiutato il termine che è stato coniato a tal proposito, vale a dire quello di “bilancio di rigore”.
A suo parere, infatti, si tratta soprattutto di un bilancio della credibilità, oltre che storico perché, per la prima volta dal 1945 le spese dello Stato diminuiranno di un miliardo di euro in valore assoluto. Il calo, inoltre, è previsto anche per quel che riguarda le spese del personale, con un contributo pubblico che è destinato a scendere fino al 55,8% del prodotto interno lordo nel 2012 appunto. Qualche critica non è comunque mancata e si è parlato soprattutto di un piano che si affida quasi esclusivamente sulle alte imposte piuttosto che sulle economie vere e proprie, ma il ministro ha risposto in tal senso ricordando che il contrasto al deficit in questione rappresenta l’ideale proseguimento degli sforzi condotti negli ultimi due anni.
Ciò nonostante, è comunque necessario rinvenire ancora un miliardo di euro, con un impegno importante anche da parte delle collettività locali. L’obiettivo finale prevede di raggiungere una percentuale strategica, vale a dire un deficit di bilancio che sia pari al 5,7% del Pil entro la fine di quest’anno, e addirittura il 4,5% nel prossimo, così che nel 2013 si possa tornare al fatidico 3% richiesto dalle autorità dell’Unione Europea.