L’africa è considerata nella strategia delle più importanti aziende produttrici di idrocarburi una area prioritaria di grande espansione. Fino ad oggi la Gazprom aveva avviato dei progetti nel nord del continente africano, inoltre in un progetto di scambio con l’azienda tedesca Basf otterrà una partecipazione in Libia. Questa compartecipazione è dovuta al fatto che le riserve di idrocarburi iniziano a scarseggiare, quindi le grandi aziende hanno bisogno di ottenere quote nei vari progetti produttivi mondiali.
Bisogna considerare che in un futuro molto prossimo, l’attenzione dei produttori di idrocarburi, si orienterà verso il GNL (gas naturale liquefatto) gas che al momento viene importato dagli USA in misura del 4% ma questa quota potrà aumentare fino al 20%, questo secondo le analisi della società d’investimento Solid. Ecco allora, come spiegare la volontà di Gazprom nell’investire circa 800 milioni di dollari per il 2008 e le trattative del colosso russo con Exxon Mobil, Shell, Total e Chevron già operative in Nigeria ed Angola. Secondo il Financial Times Gazprom vuole entrare in affari con la Nigeria offrendo infrastrutture in cambio dell’accesso alle riserve di gas. Nell’affare c’è anche un terzo protagonista Itera (secondo produttore indipendente di gas in Russia), questa azienda già opera nella regione con Suntera azienda frutto della joint-venture della stessa Itera con l’indiana Sun Group. Infatti tecnici di Gazprom e di Suntera da circa un anno visitano le aree produttive del golfo della Guinea.