Genève Invest, società di gestione patrimoniale indipendente con sedi in Lussemburgo e a Ginevra, ci aiuta a capire meglio di cosa si occupano, come funzionano e quali sono le più importanti agenzie di rating al mondo, spesso criticate per il forte dominio che queste agenzie esercitano e l’influenza diretta che possono avere sulle realtà che analizzano.
“Le agenzie di rating – spiegano da Genève Invest – sono società che emettono un giudizio – rating appunto – sul grado di solvibilità e solidità della società o del governo che emettono strumenti finanziari. Ad esempio, quando una società o un ente publico emettono un’obbligazione, la società di rating, attribuisce una valutazione sulla capacità dell’emittente di rimborsare al creditore il capitale alla scadenza piu’ gli interessi maturati.
Inevitabilmente questo sistema – continuano da Genève Invest – ha un’influenza diretta su molteplici variabili, come ad esempio il tasso di interesse a cui uno stato o un’azienda potrà avere del denaro in prestito, visto che un paese che abbia subito un declassamento del rating viene considerato piu’ rischioso e, per questo motivo, gli investitori potrebbero richiedere rendimenti più elevati a fronte di una maggiore probabilità nel rischio di non vedere rimborsato il proprio capitale. Insieme ad altri criteri, gli investitori tengono conto dei rating creditizi per monitorare e scegliere i titoli da inserire in portafolio – ribadiscono gli analisti di Genève Invest. Tra il 2010 e il 2011 l’allargamento della crisi ai debiti sovrani e alle finanze pubbliche di molti paesi, sopratutto dell’eurozona, ha fatto si che il giudizio delle agenzie di rating nei loro confronti diventasse piu’ severo e alcuni di questi paesi riuscirono a collocare il proprio debito pubblico offrendo tassi di interesse superiori rispetto a quelli degli altri stati.”
Ricapitolando quanto spiegato da Genève Invest sono molteplici i motivi dell’importanza del giudizio dellle agenzie di rating:
- Le agenzie di rating sono società private e indipendenti che valutano la solvibilità dei soggetti emittenti strumenti finanziari
- La valutazione influisce sul tasso di interesse applicato a un titolo emesso
- Un peggioramento della valutazione può rendere più costoso per un governo prendere del denaro in prestito e puo’ allontanare gli investitori istituzionali, che hanno dei vincoli sui rischi a cui possono esporsi.
Sicuramente i rating emessi dalle società sono importanti indicatori da tenere in considerazione, ma come dichiarato da Mario Draghi – presidente della Banca Centrale Europea – in una conferenza stampa in cui sottolineò come si dovrebbe imparare a fare minor affidamento sui loro giudizi. Alcuni studi hanno infatti comprovato che i giudizi di queste società tendono ad essere prociclici e lo scandalo dei muti subrpime dimostra come le agenzie di rating possano commettere errori nella valutazione della solvibilità dei creditori.
Ci sono circa centocinquanta agenzie di rating in tutto il mondo, ma le più note sono le cosiddette “tre sorelle” che nel 2013 si spartivano il 95% del mercato dei rating: le statunitensi Moodys, Standard & Poor’s e Fitch Ratings. La crisi finanziaria ha attirato l’attenzione sul ruolo delle agenzie di rating e sulle ripercussioni dei loro rating sui mercati finanziari. All’epoca le attività di queste società erano poco regolamentate. Negli ultimi anni sono stati fatti progressi nell’attività di prevenzione dei conflitti di interesse, nell’ottenimento di governance piu’ autonoma e nella verifica delle procedure di valutazione. Dal 2011 tutte le agenzie di rating hanno dovuto ottenere la certificazione dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) per poter operare in Europa. L’ESMA effettua ispezioni regolari per garantire che le agenzie di rating rispettino le normative europee e può emettere sanzioni per eventuali infrazioni al codice regolamentare.
“Sebbene non esista una scala di valutazione uniforme per tutte le società di rating, i giudizi creditizi sono espressi, usualmente, secondo lettere corrispondenti all’affidabilità dell’emittente. La valutazione più alta è rappresentata da AAA, mentre quella più bassa da C o D, a seconda dell’agenzia considerata, in generale un investimento viene considerato investment grade, quando il rating giunge fino al limite minimo della tripla B (BBB) – spiega Francesco Veltroni portfolio manager di Geneve Invest – oltre al grado della lettera, un rating può anche includere una cosiddetta “previsione”, che descrive come, secondo l’agenzia, la valutazione potrebbe trasformarsi sul medio e lungo periodo.L’outlook puo’ essere: positivo, stabile o negativo. In caso di un rating del credito con outlook negativo, si indica la possibilità di un peggioramento futuro, rispetto all’indicazione del momento. Ogni agenzia di rating – conclude Veltroni – ha un proprio metodo di valutazione, che comunque tiene sempre conto dei dati finanziari quantitativi, delle informazioni qualitative relative, ad esempio, a una strategia aziendale o alla stabilità politica di un paese, oltre che di criteri contestuali, legati a possibili cambiamenti del comparto di riferimento, nel caso di un’azienda, o delle finanze pubbliche, quando si valuta un paese”.