Monti come la Thatcher. Con queste parole esordisce oggi il più importante giornale del mondo, parlando del lavoro di Monti ed offrendo un punto di vista estremamente positivo sulla sua posizione. Già nei mesi scorsi diversi apprezzamenti sono arrivati da tutta Europa per il suo mandato e per come è riuscito ad allontanare l’Italia dal “rischio Grecia” con manovre coraggiose e soluzioni difficili. Pur essendosi tirato contro le famiglie di un intero Paese che esce da anni in cui i problemi sono stati accumulati e non risolti, l’operato del Governo tecnico è obiettivamente positivo visti i conti pubblici e la risposta del mercato; secondo il Wall Street Journal, se l’Italia non è la Grecia il merito è di un solo uomo, odiato dagli italiani ed elogiato dall’opinione pubblica internazionale.
Il suo mandato aveva il compito di “tamponare” una gravissima mancanza che in un momento difficile come quello che l’Italia stava passando poteva essere l’inizio della fine; il precedente Governo non ha saputo in nessun modo far fronte alla crisi, che fino all’ultimo non è stata ammessa. A Monti è poi toccato il lavoro “sporco”, quello che qualcuno deve pur fare; innanzitutto prendere atto delle difficoltà del Paese, più lontano da Germania e Francia e più vicino a Spagna e Grecia, e poi scegliere come muoversi con gli Italiani già in difficoltà.
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L’ultima del Primo Ministro di un Governo tecnico ha suscitato la curiosità del Wall Street Journal; Monti avrebbe infatti dichiarato di voler procedere alla riforma del mercato del lavoro senza il consenso dei sindacati. La coraggiosa decisione, che ovviamente ha suscitato l’ira dei lavoratori italiani, ha invece garantito un posto d’onore nella storia per il primo Ministro e per il suo mandato, che si è fatto carico di decisioni difficili pur sapendo le conseguenze a cui andava incontro.
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