L’eccessiva volatilita’ dei cambi, l’elevato livello dell’euro, l’incremento nel prezzo delle materie prime e le pressioni inflazionistiche che ne derivano rappresentano un rischio per tutti quanti noi.
Lo ha affermato il premier francese Francois Fillon, in un discorso all’American Jewish Committee. Il dollaro consolida quindi le posizioni conquistate ieri, quando aveva guadagnato terreno sulla scia dell’attesa per una pausa nel ciclo ribassista della Fed sui tassi di interesse. Gli analisti prevedono ora che la Fed interrompera’ il processo di abbassamento del livello dei tassi, gli indicatori macroeconomici hanno rassicurato gli animi sulle condizioni dell’economia statunitense. Il dollaro ha cosi’ beneficiato del trasferimento di capitali dal mercato delle materie prime, dove sia l’oro che il petrolio hanno perso terreno.
L’economia dell’Eurozona finora ha resistito al rallentamento globale e alla crisi finanziaria. Quello che osserviamo nel primo trimestre del 2008 e’ che l’economia e’ abbastanza robusta e che nel primo semestre probabilmente avra’ una capacita’ di ripresa. Riteniamo che l’attuale posizione di politica monetaria contribuisca alla stabilita’ dei prezzi.