I legislatori statunitensi hanno dato il via libera al piano di sostegno economico da 789 miliardi di dollari promosso dal presidente Barack Obama: il piano è stato ritenuto un provvedimento necessario per aiutare gli Stati Uniti a non subire ulteriormente gli effetti della recessione economica. Dopo settimane di dibattiti e negoziazioni, il senatore Harry Reid ha affermato ai giornalisti che i legislatori hanno cercato di raggiungere un compromesso sulla nuova legge: lo stesso Reid ha anche aggiunto che attraverso tale provvedimento sarà possibile creare 3,5 milioni di posti di lavoro. La Camera potrebbe approvare il piano già nella giornata di domani. Le conseguenze dell’annuncio si sono fatte sentire soprattutto nell’andamento del Dow Jones Industrial Average, il quale ha guadagnato 50,65 punti (+0,6%). Obama ha già provveduto a ringraziare i legislatori attraverso una dichiarazione in cui, tra l’altro, ha affermato che il piano consentirà all’economia statunitense di “rimettersi in carreggiata”.
Obama ha anche citato il nome di Jim Owens, direttore generale della Caterpillar Inc., dichiarando che la spesa e i tagli fiscali dovrebbero permettere alla compagnia di tornare ad assumere alcuni dipendenti licenziati. Il portavoce del Senate Finance Committee, Max Baucus, democratico dello stato del Montana, ha anche precisato che i voti per l’approvazione del provvedimento devono ancora essere verificati: egli ha annunciato che circa il 35% del piano consiste in tagli fiscali. Si tratta dunque di un pacchetto più contenuto rispetto alle misure da 838 e 819 milioni di dollari approvate, rispettivamente, dal Senato e dalla Camera lo scorso mese.
Per entrare nel dettaglio, il nuovo piano fornisce 59 miliardi di dollari in aiuti ai lavoratori disoccupati: 27 miliardi di dollari verranno destinati ai benefici per la disoccupazione per altre venti settimane (33 settimane nel caso di quegli stati che presentano i più alti tassi di disoccupazione). Infine, il provvedimento fornirà una sorta di bonus da 250 dollari per cittadini anziani, veterani di guerra e disabili.
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