La lunga fila di “corteggiatori” di Yahoo si amplia ulteriormente: gli ultimi due in ordine temporale sono Kkr & Company e Blackstone Group, società che vengano considerate tra le papabili per il rilevamento del celebre colosso americano. In realtà, volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che esse faranno parte con tutta probabilità di un consorzio volto a garantire i finanziamenti necessari, anche se una offerta vera e propria non è ancora stata formalizzata. Come è noto, da ormai un mese il celebre motore di ricerca sta rivedendo in maniera strategica le proprie opzioni, operazione che è cominciata in coincidenza con il licenziamento dell’ad Carol Bartz. Quest’ultima gestione è caratterizzata da strenue lotte per scongiurare i declini delle vendite o competere con l’acerrima rivale Google, ora invece si dovrà cooperare con i cinesi di Alibaba Group.
A Sunnyvale preferiscono non commentare nessun tipo di indiscrezione, ma la stessa compagnia asiatica e la sua joint venture con Silver Lake e Digital Sky Technologies sembrano essere in pole position da questo punto di vista. Il titolo dell’azienda informatica, intanto, ha guadagnato trenta centesimi di dollaro presso il New York Stock Exchange, compensando in parte il calo iniziale; bisogna comunque sottolineare che questo 2011 si è finora contraddistinto per un declino complessivo di oltre cinque punti percentuali. Un dato è sicuramente certo, questa acquisizione non sarà semplice per nessuno: il valore di mercato di Yahoo è pari a circa 250 miliardi di dollari e gli acquirenti stessi dovranno anche fare i conti con le holding estere e le disponibilità fiscali collegate a queste ultime.
Il lungo elenco comprende, tra l’altro, perfino Yahoo Japan e Softbank, a conferma che i settori più svariati si stanno avvicinando a questo comparto. Microsoft, invece, è intenzionata a salvaguardare il proprio interesse, nonostante già nel 2008 fu rifiutata un’offerta di ben 47,5 miliardi di dollari.
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