Swiss Reinsurance Co., una delle maggiori compagnie assicurative del mondo, ha fatto rilevare la sua prima perdita negli ultimi sei anni ed ha dovuto conseguentemente sospendere un programma di riacquisto di azioni, a seguito di scommesse sbagliate sugli swap creditizi. La società svizzera ha riportato un calo di circa il 5% alla borsa di Zurigo: la perdita totale del terzo trimestre del 2008 ammonta a 304 milioni di franchi svizzeri (259 milioni di dollari), dato non incoraggiante se confrontato col reddito netto ottenuto lo scorso anno (1,47 miliardi di franchi).
La stima media di otto analisti economici è stata di circa 150 milioni di franchi di profitto. Il comparto assicurativo è stato indebolito dalle persistenti perdite nei contratti venduti al fine di proteggere i clienti contro i declini dei titoli a reddito fisso: Swiss Re ha effettuato registrazioni per 289 milioni di franchi per quanto riguarda gli swap. Una situazione simile è stata vissuta dalla società statunitense American International Group Inc., che ha recentemente avuto bisogno di un prestito governativo di 85 miliardi di dollari al fine di porre un freno alla perdite sugli stessi prodotti.
Fabrizio Croce, analista svizzero della società Kepler Capital Markets di Zurigo, ha così commentato la notizia:
La compagnia ha dato vita a una situazione davvero terribile. La nota di oggi è solamente la punta dell’iceberg, il presente è pieno di nubi minacciose e il futuro non promette certo nulla di migliore.
La compagnia assicurativa svizzera ha perso ben 4,5 punti percentuali durante la seduta di ieri della borsa di Zurigo, chiudendo a quota 48,48 franchi: questo calo ha così portato il declino totale di quest’anno a oltre il 40%, dato che si avvicina notevolmente alle previsioni di economisti e analisti. Swiss Re, fondata nel 1863, non ha tra l’altro tratto giovamento dall’aumento proposto dal direttore generale Jacques Aigrain di investimenti hedge volto a contrastare i rischi creditizi.