Il fondo americano BlackRock – riporta il quotidiano Financial Times – avrebbe valutato Twitter intorno ai 9 miliardi di euro. La considerazione è giunta a margine di un’offerta che il fondo avrebbe compiuto nei confronti dei dipendenti – soci della società, finalizzata a rilevare le proprie quote nel social network in fase di rapida espansione. Una proposta da 80 milioni di dollari che, afferma il quotidiano, di fatto “valuta” l’intera società intorno ai 9 miliardi di dollari.
Twitter possedeva a inizio dello scorso anno circa 500 milioni di utenti (sebbene non tutti siano convinti della fondatezza di tale numeri) e conta, tra i propri soci, i dipendenti del social network. Un po’ come accaduto con Facebook, infatti, sono proprio i lavoratori dell’azienda i primi partecipanti al capitale sociale della compagine, e potrebbero in tal modo fruire di un rilevante premio in sede di quotazione (vedi anche Twitter vale 12 miliardi dopo offerta BlackRock).
Secondo le indiscrezioni riportate in Italia dal quotidiano La Repubblica Twitter “potrebbe presentare la propria documentazione per l’initial public offering (Ipo, la quotazione in Borsa) tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, quando i suoi ricavi sono previsti in salita a un miliardo di dollari. Lanciata nel 2006, Twitter ha raddoppiato il numero dei propri utilizzatori già nel 2010, raggiungendo quota 200 milioni di persone. E nelle ultime ore ha tradotto i suoi 140 caratteri in video, aprendo la strada a brevi filmati da poter condividere sulla propria piattaforma. Inizialmente criticata per il modello di business e per l’essere prona a ritrovarsi schiacciata dalla sua inattesa popolarità, Twitter dal 2010 ha messo a punto un modello di business che consente agli utilizzatori e ai marchi di promuoversi e farsi pubblicità”(vedi anche Facebook aggiorna il minimo storico sotto 18$).
Per quanto concerne l’evoluzione del proprio valore, nel 2010 la società era valutata meno di 4 miliardi di dollari, poi raddoppiati nel corso del 2011 e, quindi, giunti ad almeno 9 miliardi di dollari nell’anno ancora successivo, per una capitalizzazione notevolmente maggiore ad altre società del web, come Zynga (1,9 miliardi di dollari) e Groupon (3,4 miliardi di dollari).