Roberto Cavalli, il celebre stilista fiorentino, risponde prontamente alle note dei tre commissari di governo Andrea Ciccoli, Stanislao Chimenti e Roberto Spada, i quali hanno il compito di condurre verso l’amministrazione straordinaria la società Ittierre Spa. A detta di Cavalli, la società non starebbe versando le royalties, al punto da costringere lo stilista a rivolgersi alle banche.
Chiedo ai commissari governativi di riavere i miei soldi ma non mi danno risposta. Che cosa dovrei fare secondo loro?
È questo l’interrogativo posto dallo stesso stilista poco prima dell’inizio della sfilata della linea che porta il suo nome.
Cavalli non ha usato certo parole tenere e si è scagliato contro la cosiddetta “nuova finanza”, ritenendo ingiusto di dover far svolgere la sfilata anche quando non viene pagato. Infatti, il contratto che lo stilista ha posto in essere per la Just Cavalli, la quale è una produzione e distribuzione che gode della licenza della Ittierre, terminerà tra due stagioni, ma, secondo Cavalli, non ci sono le condizioni per proseguire oltre col lavoro. Sempre a margine della sfilata è intervenuto anche Claudio Sposito, appartenente al fondo Clessidra, ma già uomo chiave del salvataggio della Fininvest dal fallimento negli anni ’90 quando operava come plenipotenziario per Morgan & Stanley: Sposito ha tenuto a precisare che si attende a giorni l’acquisto del 20% della casa di moda fiorentina da parte del suo fondo, così come era già stato annunciato qualche settimana fa.
Cavalli e Sposito hanno dimostrato tutta la loro intesa nel corso della sfilata, quando si sono salutati molto cordialmente. Secondo l’amministratore del fondo Clessidra:
L’acquisto della maison di moda è ormai una questione che si risolverà a breve termine. Just Cavalli è senz’altro una delle componenti più importanti dell’azienda e aspettiamo fiduciosi.
Ittierre, che fa parte del marchio Ferrè, ha chiesto l’amministrazione controllata un mese fa in quanto non è più in grado di pagare le rate emesse per l’acquisto proprio della Ferrè.
HO LAVORATO PER CIRCA 10 ANNI CON LA ITTIERRE.
POSSO SOLO DIRE CHE SONO PROFONDAMENTE DELUSO DA COME HANNO “ROVINATO” IL MADE IN ITALY E DI COME HANNO “AFFAMATO” TUTTI COLORO CHE CIHANNO LAVORATO.
SINCERAMENTE VEDERE IL SIG. CAVALLI SALVARE I SUOI SOLDI E’ ANCRA UNA VOLTA UNA SCENA DEPLOREVOLE VISTO CHE PARLANO SOLO DI SOLDI E NON DELLA QUALITA’ DEL PRODOTTO OTTENIBILE CON UN MINIMO DI RISPETTO PER COLORO CHE CI “OPERANO” E CI “LAVORANO” DURAMENTE E FAICOSAMENTE….. ORMAI SIAMO NELL”ERA DEL MADE IN CHINITALY” E NESSUNO PUO’ FARMI CAMBIARE IDEA PERCHE’ DOPO DIECI ANNI DI SERVIZIO HO DOVUTO CHIUDERE LA MIA ATTIVITA’ GRAZIE ALLA “DEPLOREVOLE,MALSANA E DISUMANA” GESTIONE DEI SIGNORI PER CONTO DELLA IT.
DELUSIONE PROFONDA