Il deterioramento delle prospettive per l’economia europea, i deludenti dati sul mercato del lavoro americano e il calo delle scorte di petrolio negli Stati Uniti sono i principali fattori che hanno spinto al ribasso i mercati finanziari nell’ultima giornata di contrattazioni. Non vanno però ignorate nemmeno le pessimistiche previsioni di Bill Gross, gestore del più grande fondo obbligazionario del mondo. Gross ha infatti parlato di “tsunami finanziario” che si potrebbe verificare se il governo statunitense restasse fermo di fronte alla caduta dei prezzi di obbligazioni, immobili, azioni e materie prime.
“Il governo dovrebbe prendere il posto degli investitori privati i quali non hanno più denaro per comprare nuovi assets e sono stati danneggiati dalle perdite”
E ha continuato:
“Se non controllata (l’attuale situazione), può trasformarsi da fuoco di accampamento a incendio, da fase di mercato orso a distruttivo tsunami finanziario”
Secondo Gross quindi è evidente che le banche e gli altri attori dei mercati finanziari non abbiano più liquidità da investire, ma che anzi siano costretti ad assistere ad una continua svalutazione dei loro investimenti. Il rischio è quello di entrare in un circolo vizioso di vendite e perdite che porterebbe durare a lungo. Ad agire dovrebbe quindi essere il governo garantendo i mutui di chi non riuscisse più a pagare le rate.
Questa ondata di pessimismo ha portato nuove turbolenze sul settore finanziario, arretrato del 4% nella borsa americana. Caso del giorno è stata Bank of America che ha messo a segno un -7,16%. Significativo il fatto che siano aumentati in modo vertiginoso gli acquisti di opzioni put (titoli derivati che permettono al possessore di vendere dopo alcuni mesi il titolo sottostante,in questo caso Bank of America, ad un prezzo predeterminato) per un prezzo che è il 25% più basso di quello attuale. In pratica sempre più investitori scommettono su un nuovo scivolone delle quotazioni della seconda banca americana. Bank of America ha intanto programmato per il 20 ottobre la pubblicazione dei dati sul terzo trimestre.