Siemens abbandonerà definitivamente il nucleare

Siemens Ag, maggior conglomerata europea per quel che concerne il settore ingegneristico, ha preso la sua storica decisione: l’annuncio è stato effettuato proprio nel corso della giornata di ieri, quando la compagnia di Monaco di Baviera ha fatto sapere di voler interrompere i propri business nucleari entro il 2022, con il blocco definitivo alla costruzione di nuove centrali. L’ad del gruppo, Peter Löscher, è stato piuttosto chiaro nelle proprie dichiarazioni, precisando che il capitolo in questione può considerarsi chiuso. Inoltre, è stato enfatizzato il progressivo e crescente avvicinamento al comparto delle energie rinnovabili, un cambiamento di rotta davvero importante. La decisione a cui ci stiamo riferendo vuole essere inoltre una risposta precisa all’opposizione sociale e politica che si sta scagliando contro il nucleare in Germania.

Siemens ha finora istituito ben diciassette impianti in territorio teutonico, ma si tratta anche della prima società che adotta una strategia di questo tipo; quindi, non dovrà sorprendere più di tanto il fatto che altre aziende attive nello stesso settore possano riconsiderare a breve le loro opzioni, prendendo spunto proprio da questa vicenda. Già a maggio, comunque, il cancelliere Angela Merkel aveva precisato come il disastroso incidente di Fukushima in Giappone avesse sconvolto le politiche nucleari di tutto il mondo e che quindi si rendeva necessario il ricorso ad altre fonti energetiche: l’energia nucleare rappresenta ben il 23% dell’intera produzione elettrica tedesca, ma la percentuale è destinata a scendere progressivamente a favore delle energie “verdi”, le quali potrebbero salire fino al 35% del totale nei prossimi dieci anni.

Lo stesso Löscher ha anche aggiunto che questo cambio di strategia aziendale significa che Siemens interromperà le collaborazioni con la russa Rosatom, la quale sta pianificando la costruzione di una dozzina di impianti nucleari, ma che dovrà ora cercare un nuovo partner; più precisamente, la partnership non dovrebbe sparire del tutto, ma essere indirizzata verso altre aree che non interessino l’atomo.