La vicenda Alitalia sta prendendo sempre di più le caratteristiche di una telenovela: Spinetta che nega la possibilità di trattare sull’offerta, la campagna elettorale che viene travolta dal tema Alitalia, una cordata italiana di cui tutti parlano ma che pare sia solo fantasia.
A Piazza Affari Alitalia dopo i ribassi dei giorni scorsi viene sospesa per eccesso di rialzo e segna un teorico +30%. E’ in corso l’incontro tra Air France ed i sindacati, che per il momento non sembrano disposti ad accettare le condizioni imposte dall’acquirente: si parla di esuberi di 5000 persone, mentre Spinetta conferma un numero più basso, 2100, e sottolinea come la situazione della compagnia da bandiera sia talmente grave da impedire alcuna concessione. Il prezzo d’acquisto sarebbe inoltre inferiore a quanto era stato pronosticato in passato per il peggioramento dei conti Alitalia ed il conseguente maggiore esborso che dovrebbe mettere in atto il nuovo proprietario per coprire i debiti.
Mentre Prodi ed il ministro Padoa Schioppa negano l’esistenza di un’offerta alternativa, Emma Bonino sottolinea come Air France e la sua proposta, comunque possa essere giudicata, restano l’unica via per evitare il fallimento della compagnia area italiana.
Dall’altra parte, con Spinetta che impone come sine qua non l’approvazione del nuovo governo che sarà eletto ad aprile, anche il centro destra si divide: Casini sembra d’accordo con Emma Bonino e con il fatto che “non ci sono alternative”, mentre Berlusconi rilancia giudicando “irricevibile” l’offerta di Air France Klm e accusa il governo di non avere preso in considerazione alltre proposte.
Il candidato premier del Pdl ha inoltre sponsorizzato una cordata italiana di cui lui conoscerebbe le intenzioni e che coinvolgerebbe non solo Air One ed alcune banche, ma anche altri imprenditori, tra cui i suoi figli.
La data entro cui sarà conclusa la trattative è stata fissata per il 31 marzo, ma i “sì” che devono arrivare sono ancora tanti. Innanzitutto i sindacati. Intanto accolta la loro richiesta su Az Serivizi con cui il contratto sarà rinnovato per altri 8 anni. Altro punto è il cargo, il trasporto merci, che ha raggiunto perdite tali da spingere a chiuderlo, ma Spinetta avrebbe accettato una moratoria di 2 anni.
Nessuna moratoria invece per Malpensa: la richiesta di Letizia Moratti e del presidente della regione Lombardia Formigoni non potrà essere accettata, in quanto “il grosso delle perdite” proviene proprio dall’aeroporto milanese, mentre i progetti di Spinetta sono tutti focalizzati su Fiumicino.