La Meiji Dairies Corp., la maggior azienda casearia del Giappone, e la Meiji Seika Kaisha Ltd., azienda collegata specializzata nella produzione di dolci da pasticceria, hanno annunciato la loro prossima fusione: tale unione creerà in tal modo la seconda più grande azienda alimentare del paese asiatico, dato che aumenteranno i costi degli ingredienti. I due produttori alimentari hanno affermato in una dichiarazione al Tokyo Stock Exchange che la fusione avrà luogo il prossimo 1° aprile.
Entrambe le società potranno detenere circa lo stesso numero di azioni nella nuova società unificata: azioni che avranno un valore di 3,7 miliardi di dollari. La “riunificazione” dei produttori alimentari, processo iniziato più di 90 anni fa come parte della Tokyo Confectionery Co., favorirà sicuramente il potere di acquisto per ingredienti come il cacao e il frumento, i quali hanno già raggiunto livelli record quest’anno.
Si prevede che la fusione creerà una compagnia con un eccesso di vendite totali pari a 1,1 trilioni di yen (10,2 miliardi di dollari): la nuova compagnia diverrà la seconda maggiore azienda alimentare del Giappone dopo Ajinomoto Corporation. Secondo l’analista giapponese Morio Oshima:
Le due compagnie saranno capaci di acquistare insieme materie prime e di aumentare il potere di negoziazione del prezzo. Ciò potrebbe essere di ausilio ai margini di profitto.
Naotada Satoh, attuale presidente di Meiji Seika, sarà il presidente della nuova compagnia unificata, mentre l’attuale presidente di Meiji Dairies, Shigetaro Asano, assumerà la carica di vice-presidente. Gli effetti di tale annuncio si sono subito fatti sentire: le azioni di Meiji Seika sono cresciute del 2,9%, raggiungendo quota 525 yen a Tokyo, mentre la quotazione di Meiji Dairies ha perso 2,1 punti percentuali, prima però che fossero resi pubblici i dettagli dell’annuncio. Chi intenderà investire in Meiji Seika riceverà 0,1 azioni nella nuova compagnia per ognuna delle sue azioni; invece gli azionisti di Meiji Dairies potranno ottenere 0,117 azioni per ogni azione posseduta.